domenica 30 dicembre 2012

Un mattone al giorno...

... e costruirete una casa!

Se vi è già capitato di leggere un libro di crescita personale, o magari di osservare una persona di successo al lavoro, avrete sicuramente notato come sia di fondamentale importanza fare qualcosa di straordinario tutti i giorni.

Ma perché è così importante?

Spesso ci focalizziamo su cosa vogliamo come se dovesse capitare da un momento all'altro: una mattina ci svegliamo et voilà abbiamo la Ferrari in garage, o magari la promozione che volevamo.

Con questo non voglio porre dei limiti di tempo, in effetti le cose possono anche capitare da un momento all'altro, ma se da parte nostra non ci sono delle azioni, succederà ben poco.

Se continuiamo a fare sempre le stesse cose, continueremo ad avere sempre la stesa vita.
Se vogliamo cambiare, dobbiamo metterci in azione.

Se vogliamo diventare delle persone migliori, ogni giorno dobbiamo fare qualcosa per migliorare, anche poco, ma qualcosa.

Vi è mai capitato di conoscere un bambino, di 1 o 2 anni e poi di rivederlo all'età di 6 e dirgli le solite frasi, come sei già cosi grande oppure come sei cresciuto.

Mentre quel bambino imparava a camminare, a correre, a saltare, a giocare, a leggere a scrivere, ad andare in bicicletta, insomma in quei 5 anni che non lo avete visto, com'è cambiata la vostra vita? Com'è migliorata? Ci sono state novità?
Se non avete una risposta, vi consiglio di mettervi in azione immediatamente, altrimenti tra 5 anni, sarete solo invecchiati!




Questo può essere uno dei buoni propositi per il nuovo anno!

Buon anno a tutti!

mercoledì 12 dicembre 2012

E sempre a proposito di autostima...

Siamo talmente abituati ad essere giudicati, che a volte il giudizio degli altri prende il sopravvento sulle nostre idee e sulle nostre azioni.

Non credo di essere l'unica, vero?




Iniziamo già dalle scuole elementari, e per alcuni già all'asilo: qualcuno esprime un giudizio su di noi, su cosa facciamo, su come ci comportiamo, se siamo bravi.
Succede lo stesso in famiglia, con gli amici, e quando si inizia a lavorare lo schema si ripete.

A volte prevediamo persino cosa ci diranno in merito ad una nostra azione, previsione a volte infondata, ma che lede comunque la nostra autostima e la nostra capacità di agire.

Se andiamo a vedere le biografie delle persone di successo, erano criticate, certo, ma il loro pensiero e le loro azioni hanno comunque prevalso.

Dal momento che siamo noi a determinare la nostra vita, dobbiamo avere sufficiente autostima da essere convinti delle nostre azioni, altrimenti continueremo ad agire timidamente senza quella convinzione che ci porta al successo.
Ricordiamoci più spesso i nostri successi passati, grandi o piccoli che siano stati e cerchiamo di metterci sempre nella condizione di avere pensieri potenzianti, che ci aiutano a mantenere alta la nostra energia.
In fondo se ci è stata data la capacità di creare la nostra vita, vuol dire che siamo in grado di gestirla al meglio, non credete?

È l'immagine mentale di quello che vogliamo ottenere che ci darà il successo. La
legge d'attrazione insegna: manteniamo salda l'immagine di quello che vogliamo ottenere, visualizziamo, crediamoci fino in fondo e agiamo seguendo il nostro istinto e le nostre idee.

In merito all'autostima, vi invito a leggere anche il mio post L'autostima di prima mattina

baci


martedì 11 dicembre 2012

A Fortune to Share

È un libro scritto negli anni venti dall'autore statunitense Vash Young, una persona che ha avuto un tale successo economico da non venire minimamente scalfita dalla crisi del 1929.

Ma qual è stato il suo segreto?
L'autore spiega tutto in A Fortune to Share, eBook in lingua inglese che potete scaricare gratuitamente su questo sito insieme a Let's Start Over Again.

Nel libro narra come ad un certo punto sia morta una persona che gli ha lasciato in eredità una fortuna, proprio nel momento in cui era disoccupato con una famiglia a carico.




Young parla di come noi siamo a capo della nostra vita, che lui identifica come una fabbrica.
Se le cose non vanno molto bene è perché durante la nostra vita produciamo troppa immondizia che impedisce alla fabbrica di funzionare al meglio, e di conseguenza anche i prodotti non vengono venduti.
Dal momento che siamo noi i proprietari di questa fabbrica, ne abbiamo il totale controllo e possiamo quindi decidere se continuare a produrre immondizia, cioè pensieri depotenzianti come paura, dubbio, scoraggiamento oppure sceglierli con cura e aprire le porte ad amore, coraggio, sicurezza, altruismo, perseveranza.

Questa è la base del suo successo: imparare a dominare i nostri pensieri e trovarsi sempre nel giusto stato mentale.

Young ha ereditato questa fortuna mentale dal suo vecchio io.
Per Young è stata una vera e propria rinascita: si è lasciato tutto alle spalle per iniziare una nuova vita, dove ha scelto cosa far entrare e cosa tenere fuori.

E se decideste di cambiare vita ADESSO?

baci

lunedì 10 dicembre 2012

Chi ha spostato il mio formaggio?

E' un libro scritto da Spencer Johnson, il cui sottotitolo è Cambiare se stessi in un mondo che cambia in azienda, a casa, nella vita di tutti i giorni.

Mi sembra un libro perfetto da regalarsi e regalare a Natale.
Si legge in on'oretta è può veramente fare la differenza: è la storia divertente e istruttiva su quattro personaggi che vivono in un Labirinto e sono alla costante ricerca di un Formaggio che li nutra e li faccia vivere felici.

In questo post troverete altri ottimi libri... 

sabato 8 dicembre 2012

Il senso del gol - 2 parte

Se non avete ancora letto la prima parte, vi consiglio di farlo subito.

È incredibile come il nostro corpo si adegui alla nostra volontà, ai nostri pensieri: è un po' come un reggimento che segue il proprio colonnello.

In un precedente post vi avevo fatto l'esempio della guida: se la vostra auto perde il controllo, e state per uscire di strada, l'unico modo per riprenderlo non è continuare a guardare il guard rail che man mano si avvicina, ma spostare lo sguardo sulla strada che volete percorrere.
Potrà sembrare assurdo, ma se dirigiamo la nostra concentrazione sulla strada che vogliamo percorrere, le nostre braccia i nostri piedi e tutto il nostro corpo agirà di conseguenza, propio come un soldato segue il proprio capitano.

Di esempi ce ne sono a centinaia, perché è proprio così che funziona.





Prendiamo l'esempio del calcio.
Spesso si sente dire che un attaccante ha il senso del gol, e che magari un giocatore ha il senso della posizione.

Ma cos'è il senso del gol?
Essere sempre focalizzato sulla porta, avere come unico obiettivo quello di centrare la porta con il pallone, indipendentemente dal portiere e dai difensori avversari. È solo in questo modo che un attaccante diventa un fuori classe, e ci può regalare momenti di grande emozione.

Fate sempre in modo che siano i vostri pensieri a guidarvi. Come conseguenza sceglieteli accuratamente: pensieri casuali vi portano ad una vita... casuale, in balia degli eventi. Decidete cosa volete e non fatevi distrarre da niente e da nessuno.

Baci

venerdì 7 dicembre 2012

Il senso del gol - 1 parte

Qualche giorno fa su SKY mi sono imbattuta in America's Top Model: per chi non lo conoscesse è un reality in cui una ventina di ragazze concorrono per diventare Top Model.

Solitamente in ogni puntata le ragazze sfilano o fanno servizi fotografici, e devo dire che fanno proprio di tutto, da foto sott'acqua, sotto la pioggia o sulle montagne russe a passerelle ad altezze vertiginose o in movimento.
Insomma ci vuole coraggio!



Durante una puntata la modella era appesa ad un'imbracatura: doveva sembrare un angelo, esprimere una data emozione, come rabbia, audacia, disprezzo ed interagire in modo credibile con un'altra persona.

La maggior parte di loro si sono lasciate sopraffare dall'imbracatura, perdendo di vista quello che era il loro obiettivo: fare una bella foto che trasmettesse emozione.
Il più delle volte le pose che assumevano erano le più facili, quelle che rendevano meno a livello fotografico, ma che davano alla modella più stabilità e sicurezza.

Non è forse quello che facciamo noi tutti i giorni?
A discapito del nostro obiettivo, cerchiamo la strada più facile per rimanere nella nostra zona di comfort.
Veniamo distratti da quello che succede intorno a noi.

Sapete chi ha vinto? la modella più determinata che sapeva esattamente dove era e dirigeva la sua concentrazione sul tipo di posa che voleva assumere, cioè sul risultato finale.

Vi consiglio di dare un'occhiata a questo video di Tony Robbins "Dirigi la tua concentrazione" e vi aspetto per la seconda parte!

baci

giovedì 6 dicembre 2012

Steve Jobs

Avete ascolato il famoso discorso che Steve Jobs (ai tempi CEO di Apple e della Pixar) ha tenuto ai neolaureati dell'Università di Stanford?

Se vi è sfuggito, o semplicemente lo volete riascoltare, eccolo qui!





Sta per iniziare il nuovo anno.Come si dice? Anno nuovo, vita nuova!

baci

mercoledì 5 dicembre 2012

Bottiglie di birra

Questo messaggio dice: Ha delle bottiglie di birra sotto le ruote occhio!


Ho trovato questo messaggio ieri mattina sul parabrezza della mia auto.
Non so chi l'ha scritto, ma voglio ringraziarlo!

In effetti insieme alle numerose foglie autunnali, avevo due bottiglie di birra di cui una molto vicina alla mia ruota posteriore.
Sapendolo le ho evitate, salvando i miei pneumatici!

Grazie ancora!

baci


Libri da regalarsi

Scrivo questo post ogni anno per consigliarvi quelli che, secondo me, sono degli ottimi libri di crescita personale.

Lo scorso anno (potete leggere il post qui) vi avevo consigliato:
- The Secret di Rhonda Byrne
- Attractor  Factor di Joe Vitale 
- Sei nato ricco di Bob Proctor
- Come migliorare il proprio stato mentale, fisico e finanziario di Anthony Robbins
- Come ottenere il meglio da se' e dagli altri di  Anthony Robbins

- 7 strategie per la ricchiezza e la felicità di Jim Rohn
- Pensa e arricchisci te stesso di Napoleon Hill


Se non li avete ancora acquistati, vi consiglio di farlo il prima possibile!



Querst'anno aggiungiamo ancora qualche titolo, che potete regalarvi a Natale o regalare a chi volete bene!

The Magic di Rhonda Byrne 
in cui Rhonda ci focalizza sul'importanza della gratitudine

La magia di cambiare le cose di Mike Dooley

e per dare un taglio imprenditoriale al nostro viaggio

Steve Jobs di Walter Isacson
Biografia ufficiale di Steva Jobs, che ci fa capire come siamo noi a cambiare tutto

4 ore alla settimana di Timothy Ferriss
il cui sottotitolo è Ricchi e felici lavorando 10 volte di meno.
Un vero e proprio manuale d'istruzione che ci fornisce anche gli strumenti pratici per iniziare qualcosa di nuovo.




Ovviamente l'elenco e' ancora lungo, cominciate con questi, e se ne avete da suggerirmi, lasciatemi un commento, sara' graditissimo!

Solitamente compro i libri qui da Hoepli




baci

sabato 1 dicembre 2012

L'autostima di prima mattina

Questo è il titolo di una bellissima canzone di Morgan, che ringrazio per averla condivisa con noi), cantata in questi giorni da Ics a X-Factor.
Se non state vedendo X-Factor, vi consiglio caldamente di farlo... La prossima settimana c'è la finale e il livello artistico è incredibile!




Morgan ha scritto questa canzone grazie ad una telefonata ricevuta di prima mattina da Simona Ventura, che gli ha infuso talmente tanta energia e autostima da fargli rincominciare a scrivere canzoni dopo 4 anni di scoraggiamento.
Che dire, grazie Simona!




Ma torniamo a noi.
Quanto è difficile fare qualcosa di straordinario?
Per straordinario intendo semplicemente qualcosa di diverso dalla solita routine, come andare in palestra, prepararsi per una gara di 10km di corsa, iniziare a dipingere, a cantare, a cucinare ricette elaborate, dipingersi i capelli di rosa, lavorare in proprio, scalare una montagna... Dipende dalla vostra vita e dal vostro vissuto.

Ma soprattutto, quanto è difficile rimanere fedeli a se stessi dopo un mese, sei mesi, un anno?
Solitamente quando iniziamo a fare qualcosa di diverso, arrivano le critiche da parte delle persone che, a parer loro, ci vogliono bene.
Ma all'inizio la nostra idea è forte, forte, forte...
Dopo un po' di tempo può capitare che non otteniamo i risultati che vogliamo ottenere, o riceviamo delle critiche o ci imbattiamo in qualche ostacolo, e cominciamo a pensare che magari hanno ragione loro, cominciamo a dubitare della nostra idea.
Cosa serve per rimanere fedeli a se stessi? Ovviamente la tenacia!
Il manuale della persona perfetta dice che: se abbiamo sufficiente autostima siamo anche sicuri che una nostra idea non può essere sbagliata e riusciamo a mantenere ferma l'immagine del nostro obiettivo nella nostra mente.

Utopia? Forse!

Allora che cos'altro serve?
Magari una persone che creda in noi e che ci infonda l'autostima di prima mattina?
A volte le persone ci regalano qualche minuto del loro tempo, minuti che si rivelano i più preziosi di sempre.
Da una settimana circa (prima della canzone di Morgan) mio marito al mattino, prima di andare al lavoro, mi dice quanto sono brava e di come io stia perdendo tempo evitando di sviluppare fino in fondo le mie fantastiche idee, perché tengo il freno a mano tirato! Mi dice sempre di seguire il mio cuore.
Caspita, altro che autostima di prima mattina!
Le sue parole mi stanno aiutando... E forse lui non se ne rende neanche conto!



Quindi oltre alla tenacia, cosa serve?
Ad esempio trovare persone simili a voi, che non vi guardino come foste pazzi, che dite?

Ma la cosa ancora più importante è trovare un proprio equilibrio e divertirsi, sempre!

Baci

venerdì 24 agosto 2012

Da adulti...

Andiamo a mangiare la pizza e scegliamo il condimento, o magari mangiamo poco perché vogliamo tenerci leggeri, o ancora non mangiamo un determinato alimento perché non ci piace. Ovviamente accade lo stesso quando mangiamo a casa.
Perché non lasciamo la stessa scelta ai bambini? Se sono piccoli decidiamo che mangeranno una pizza margherita, e, ovviamente, la devono mangiare tutta anche se hanno poca fame. E se ci chiedono un pezzo di prosciutto o un'oliva dalla nostra, gli diciamo che devono prima finire quello che hanno nel piatto.
E così ci ritroviamo con dei bambini inchiodati su una sedia che tentano di mangiare una pizza ormai fredda e gommosa e che probabilmente non arriveranno mai a gustare il dolce.
Ho un'amica con cui ogni tanto andiamo a mangiare fuori insieme ad altri amici, che fa scegliere alle figlie cosa vogliono mangiare e una volta che sono sazie, prende il piatto con il cibo avanzato e dice "chi ne vuole?". Le bambine sono serene e noi ogni tanto finiamo qualche avanzo!

Lo stesso vale per lo stare a tavola.
Credo che a nessuno sia sfuggito il fatto che ai bambini piace giocare. Bene!
Andiamo a mangiare fuori e pretendiamo che, mentre noi chiacchieriamo per delle ore, loro stiamo seduti composti ad annoiarsi.
Ormai ho adottato un sistema: porto l' iPad con me! Quando vedo che i bambini cominciano ad essere insofferenti, com'è giusto che sia, lo appoggio sul tavolo loro iniziano a giocare un po'.

Come avrete cito sono appena tornata da una cena....


Baci



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sabato 11 agosto 2012

Quando mangio, mangio e quando dormo... Liberiamo la mente!

Un giorno una mia cara amica mi ha spiegato come abitualmente si rilassa.
Il concetto di base è che la mente, anche se non ce ne accorgiamo, durante tutta la giornata è, ad esempio, impegnata a sostenere il nostro corpo. Per cui uno dei modi per meditare o rilassarsi è proprio quello di sedersi su una sedia, appoggiare le braccia sulle gambe e fare in modo che la mente si renda conto che il corpo è seduto. In questo modo la mente è più libera, pronta a nuovi pensieri.

Qualche giorno dopo mio marito, che era appena tornato da un evento automobilistico in cui era possibile provare diversi tipi di automobili, mi raccontava la meraviglia dei sedili sportivi.
Parlo di quei sedili totalmente avvolgenti. A cosa servono? A restare fermi in curva, perfetto! Ripeto la domanda, a cosa servono?
Semplice! A liberare la mente! Perché se la vostra mente non è più impegnata ad aggiustare la posizione del vostro corpo durante la guida, si può concentrare sulla guida.


Ormai è assodato che la nostra mente non è multitasking, quindi non riesce a fare più di una cosa per volta: pensavate di esserlo? In realtà è il nostro cervello che, come succede per i computer, parcellizza le operazioni.
Ho visto una trasmissione televisiva in cui eseguivano questo esperimento. La persona che lo ha effettuato era un manager superimpengato che nella vita quotidiana era abituato a fare più cose assieme.
L'esperimento era il seguente: guidare e contemporaneamente rispondere a delle semplici domande come ad esempio, nome, data di nascita, nomi dei figli, capitali, calcoli molto semplici. In pratica quando il suo cervello era impegnato a rispondere alla domanda, la sua guida ( ovviamente su circuito) peggiorava visibilmente.

Dopo aver visto questa trasmissione, nella stessa settimana una mio amico mi ha raccontato di avere iniziato ad ottimizzare almeno in parte la sua giornata lavorativa, effettuando le telefonate di lavoro in auto, guidando. Perchè in fondo devo solo guidare...

A questo proposito vi rimando a questo mio post: http://attractnewlife.blogspot.it/2011/12/illuminazione.html

È da qualche tempo ormai che mi sono abituata a fare una cosa per volta, mi stresso molto meno e ho risultati migliori. Provateci. Provate per 2 settimane, applicate la filosofia "quando mangio mangio, quando dormo dormo".

Baci

martedì 17 luglio 2012

La fortuna del principiante

Ne avete mai sentito parlare? Sicuramente è capitato anche a voi, almeno una volta.
Ma cos'è in realtà la fortuna del principiante?

Facciamo un esempio.
Avete deciso di imparare a giocare a pallavolo.
Andate in palestra e una persona vi spiega nel dettaglio come effettuare una battuta: la posizione corretta del corpo e della mano, i movimenti giusti et voilà, la prima volta fate una battuta pressoché perfetta! Magari qualcuno vi fa anche i complimenti!
E poi? Cosa succede? Solitamente cominciate a giocare da principiante, sbagliate quasi tutte le battute, e piano piano iniziate a giocare meglio...

Ma cos'è successo la prima volta? O meglio, cos'è successo dopo?
La prima volta non sapevate nulla: vi siete ricordati perfettamente cosa vi avevano insegnato, avete curato la posizione e i movimenti, vi siete concentrati e avete fatto bene. La volta successiva vi è mancata la concentrazione, eravate distratti dall'ambiente circostante e magari vi è anche mancata un po' di fiducia in voi stessi. Quasi sicuramente avete realizzato che fare una battuta non è poi così facile, che molti sbagliano, e piano piano avete iniziato a giocare... Come giocano tutti. La prima volta avevate la certezza di non fallire, perché non avevate preconcetti, avete giocato e basta.
Le volte successive il vostro cervello aveva già elaborato un suo pensiero in merito, un giudizio.
La concentrazione serve anche per ricreare la sensazione della prima volta, liberando la mente da tutti i pregiudizi.
Ricreate le sensazione della prima volta e sarete dei vincenti... Sempre!

Questo è il motivo per cui Alcune persone riescono a fare tante cose e a farle bene! Hanno imparato a concentrarsi e ad avere fiducia in ciò che fanno.

Baci.




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domenica 15 aprile 2012

Il passato è passato!

E a volte ce ne dimentichiamo!
Siamo come perseguitati dalle statistiche in tutti i campi della nostra vita!
Se, per esempio gestiamo un'attività commerciale confrontiamo sempre le statistiche del mese precedente, le statistiche dell'anno precedente e via dicendo.
Se decidiamo dove andare in ferie, ci ricordiamo di quanto giorni di ferie abbiamo fatto lo scorso anno e dove siamo andati.
Persino io guardo le statistiche del mio blog, so che è di successo, ma a volte sembra che le statistiche mi diano una certezza in più.
Questa mattina stavo seguendo il Gran Premio di Formula1 e sono stata travolta da una quantità infinita di dati, statistiche, come se i cronisti non avessero altri argomenti!
Se per esempio vince un pilota svedese, cominciano a dire, ad esempio, che sono 70 anni che non vince un pilota svedere, scusate, ma cosa c'entra?
Oggi ha vinto Niko Rosberg, figlio di Keke Rosberg campione del mondo di Formula1 nel 1982, vi lascio immaginare i confronti, i commenti: hanno persino mandato in onda i filmati  del padre, come se si potesse fare un confronto a così tanti anni di differenza, come se non fossero persone diverse.


Nella nostra vita quotidiana il passato ci aiuta ad avere delle certezze: è il nostro punto di partenza.
La domanda è questa: volete cambiare radicalmente la vostra vita o migliorarla solo un po'? Perché è questo che fà la differenza!
Se volete migliorarla solo un po' utilizzate pure il passato e crogiolatevi nelle statistiche e, quindi, rimanete nella vostra zona di comfort.

Se volete cambiarla allora il passato... è passato!
Come potete pensare di guadagnare 100 se l'anno passato avete guadagnato 10? Cosa vi dirà la vostra mente? Probabilmente che non è possibile a meno di non avere molta fortuna!
Come potete pensare di comprare un terreno e costruire una casa tutta vostra, se finora avete vissuto in affitto?
Tutte queste cose ci sembrano impossibili perché il passato ci parla.
E se noi lo mettessimo a tacere? Certo, è un po' come fare un salto nel buio, ma se sappiamo esattamente dove vogliamo andare, senza indugi, con tenacia... arriveremo alla meta! Noi possiamo gestire solo l'attimo presente, e se momento per momento camminiamo verso la meta, ci arriveremo!


Decidiamo di dipingere un quadro: adesso non c'è.
Poi prendiamo in mano tele e colori e iniziamo con una prima pennellata: non si capisce ancora il soggetto del dipinto, ma noi, nella nostra mente, abbiamo già la visione del quadro nella sua interezza, sappiamo esattamente come sarà il risultato finale.
Un quadro è composto da tante pennellate che via via creano un tutto, per cui anche le nostre azioni quotidiane possono sembrare piccole, ma se le compiamo seguendo la nostra visione, allora possiamo creare qualcosa di veramente grande!

Senza indugi, dritti verso la meta!
Buon viaggio!





martedì 13 marzo 2012

Che decisioni hai preso oggi?

Qualche tempo fa avevo visto una pubblicità in cui una persona camminava su un sentiero le cui mattonelle si materializzavano poco prima che effettuasse il passo.

I maggiori maestri di crescita personale ci dicono che dobbiamo decidere cosa vogliamo essere, fare, avere. Lo sappiamo, vero?



Ieri stavo pensando a cosa avrei fatto oggi, e mi sono ritrovata a fare uno dei miei soliti discorsi del tipo " non so, dipende da questo e da quello".
Mi sono resa conto di essere molto brava a darmi obiettivi a medio-lungo termine, ma stasera? Domani? Questo weekend?
Sappiamo anche che le cose accadono per l'assenza della nostra partecipazione, vero? Ormai siamo degli esperti, eppure sappiamo anche che se partecipiamo, è meglio!
È proprio come nella pubblicità: man mano che prendi delle decisioni, per piccole che siano, crei la tua strada, il tuo futuro.

Facciamo ancora un piccolo passo in avanti.
Le nostre scelte devono essere dettate da quello che vogliamo veramente e non dalla nostra situazione attuale.
Se non sappiamo disegnare, continueremo a non saperlo fare finché non decideremo in modo diverso! E questo vale per tutto!
Da qualche tempo ho iniziato a cucinare seriamente: ero diventata un po' pigra facevo sempre le stesse ricette e i pasti erano diventati veramente tristi.
La scorsa settimana ho deciso ed è cambiato tutto! Domenica ho persino rispolverato la mia macchina per la pasta e ho preparato dei ravioli, che ho poi ripassato al forno!

Sta a noi decidere se mettere il turbo o se cambiare piano piano i cambiamenti avverranno di conseguenza.

Rimettiamoci in gioco e la nostra vita sarà straordinaria!

Baci

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sabato 14 gennaio 2012

Aggiorniamoci più spesso!

Circa due mesi fa ho finalmente eliminato il mio vecchio televisore a tubo catodico, per acquistarne uno a LED da 42 pollici.
Quindi da un momento all'altro mi sono ritrovata con un televisore molto più grande con una definizione spettacolare!
Nel momento in cui ho acceso il mio TV a LED mi sono resa conto di avere perso, per anni, un infinità di particolari, di colori, di lucentezza: E' stato come avere dei nuovi occhi!
Per quasi due settimane a casa mia c'è stato un incredibile fermento! abbiamo rivisto tutti i film d'animazione come quelli della Disney Pixar, film come Transformers e Avatar, e ne abbiamo comprati di nuovi!





Cosa succederebbe se eliminassimo un po' di vecchie convinzioni per far posto a nuove idee?
Cosa succederebbe se lasciassimo fluire liberamente i pensieri e l'energia?
A volte siamo così radicati nelle nostre convinzioni da non evolvere, siamo come degli stagni, fermi e sempre con la stessa acqua!

Cominciamo a fare qualcosa di nuovo, a pensare in modo diverso!
 

baci

domenica 1 gennaio 2012

Buon anno!

Buongiorno e 
Benvenuti nel 2012.

L'anno in cui i vostri sogni si realizzano.
L'anno in cui la realta' diventa la vostra realta'.
L'anno dell'energia.
L'anno incredibilmente vero.




Buon viaggio a tutti!


baci