mercoledì 21 giugno 2023

Siamo tutti connessi - Louise Hay

Stiamo raggiungendo un nuovo livello di spiritualità.

Sebbene si stiano ancora combattendo guerre religiose, stanno diventando sempre meno prevalenti.

Stiamo iniziando a connetterci l’un l’altro su livelli più alti di coscienza.

La caduta del muro di Berlino e la nascita della libertà in Europa sono esempi dell’espansione della nostra coscienza.

 


 

 

1.La libertà è un nostro diritto di nascita.

La coscienza di ogni persona risveglia la coscienza di gruppo e ne rimane influenzata.

Ogni volta che usi la tua coscienza in modo positivo, ti stai connettendo con altre persone che stanno facendo la stessa cosa.

Tutte le volte che la usi in modo negativo, ti stai anche connettendo a questo.

Tutte le volte che mediti ti connetti con altre persone sul pianeta che stanno meditando

Tutte le volte che visualizzi cose buone per te, lo fai anche per gli altri.

Tutte le volte che visualizzi la guarigione del tuo corpo, ti connetti ad altri che stanno facendo la stessa cosa.

Il nostro obiettivo è espandere i nostri pensieri e andare al di là di “cosa era”, verso cosa “potrebbe essere”.

La nostra coscienza può creare miracoli nel mondo.

La totalità delle possibilità connette qualsiasi cosa, incluso il nostro universo e oltre.

Con chi ti stai connettendo?

 

2.Il pregiudizio è una forma di paura.

Se sei prevenuto, sei connesso con altre persone prevenute.

Se apri la tua coscienza e fai del tuo meglio per lavorare a livello di amore incondizionato ti connetti alla curva del grafico che sta salendo verso l’alto.

Vuoi essere lasciato indietro o vuoi salire con la curva?

 

Spesso ci sono crisi nel mondo.

Quante persone inviano energia positiva alle zone turbate e fanno affermazioni che tutto si risolva per il meglio il più velocemente possibile e che ci sia una soluzione per il bene supremo di tutti gli interessati?

Hai bisogno di utilizzare la tua coscienza in modo che crei armonia e abbondanza per tutte le persone.

Che tipo di energia stai inviando?

Invece di condannare e lamentarti, puoi connetterti con il potere spirituale e affermare i risultati più positivi che puoi immaginare.

Fino dove vuoi espandere gli orizzonti del tuo pensiero?

Sei disposto ad andare oltre i tuoi vicini? Se i tuoi vicini sono limitati, fai nuove amicizie.

Fino a che punto ti espanderai?

Come sei disposto a cambiare i tuoi “non posso” con “io posso”?

Tutte le volte che senti dire che qualcosa è incurabile, sappi, nella tua mente, che non è vero.

Sappi che c’è un potere superiore.

Incurabile per me vuol dire che i medici non hanno ancora trovato una cura per quella particolare malattia.

Non vuol dire che non è possibile.

Possiamo andare oltre le statistiche. Non siamo numeri su un grafico. Queste sono proiezioni di altri, delle menti pensanti di persone limitate.

Se non ci diamo le possibilità, non ci diamo la speranza.

Il Dottor Donald Pachuto alla conferenza nazionale dell’AIDS a Washinghton DC, disse che non abbiamo mai avuto un’epidemia fatale al 100%.

Da qualche parte su questo pianeta qualcuno è guarito da ogni singola malattia che siamo stati in grado di creare.

Se noi accettassimo di vedere tutto nero, saremmo bloccati.

Abbiamo bisogno di avere un approccio positivo in modo da trovare delle risposte.

Abbiamo bisogno di utilizzate il nostro potere per guarirci.

Abbiamo altri poteri. Si dice che utilizziamo solo il 10% del nostro cervello.

Solo il 10%.

Qual è lo scopo del restante 90%? Io penso che le abilità psichiche, la telepatia, la chiaroveggenza siano del tutto normali e naturali. Il problema è che non permettiamo a noi stessi di sperimentare questi fenomeni.

Abbiamo tutti i motivi per credere che non possiamo o che crediamo di non potere.

I bambini piccoli sono spesso molto psichici. Sfortunatamente i genitori dicono loro di non dire una cosa o che è la loro immaginazione e di non credere a queste cose senza senso.

Il bambino inevitabilmente spegne queste abilità.

Io penso che la mente sia capace di fare cose grandiose e so per certa che posso andare da New York a Los Angeles senza l’aereo se solo sapessi come smaterializzarmi e rimaterializzarmi. Non so ancora come si fa, ma so che si può fare.

Penso che siamo in grado di raggiungere traguardi incredibili, ma non abbiamo ancora le conoscenze, perché non lo useremmo per il nostro bene.

Probabilmente con questa conoscenza faremmo male agli altri.

Quando arriveremo al punto di vivere nell’amore incondizionato, allora inizieremo ad utilizzare il restante 90% del nostro cervello.

 

3.Firewalking

Quanti di voi hanno sentito parlare del firewalking?

Quando pongo questa domanda durante i miei seminari, si alzano molte mani.

E tutti noi sappiamo che è completamente impossibile camminare sui carboni ardenti, giusto?

Nessuno può farlo senza bruciarsi i piedi.

Alcune persone lo hanno fatto, e non sono persone straordinarie, sono persone come voi e me, e probabilmente lo hanno imparato in un pomeriggio frequentando un firewalking workshop.

Ho un’amica, Darby Long, che ha lavorato con il Dottor Carl Simington, un oncologo specializzato.

Hanno organizzato un workshop di una settimana per persone malate di cancro, e durante la settimana fecero una dimostrazione di firewalking.

Darby l’ha fatto molte volte e ha anche accompagnato le persone attraverso i carboni ardenti.

Penso sempre a quanto può essere incredibile per le persone malate di cancro vedere questa esperienza come un processo.

Probabilmente fa aprire la mente a molte persone: i loro concetti di limite saranno diversi dopo questa esperienza.

Io credo che Tony Robbins, la persona che ha portato il firewalking in questo paese, ha fatto qualcosa di veramente straordinario per questo paese.

Ha studiato la PNL, Programmazione NeuroLinguistica, un processo dove può osservare le ripetizioni nel nostro comportamento e poi ripetere le risposte nel comportamento delle persone e le particolarità del comportamento nel raggiungere risultati simili.

La PNL è basata sulle tecniche di ipnosi di Milton Erickson che sono state sistematizzare da John Grindler e Richard Bandler.

Quando Tony sentì parlare del firewalking, volle impararlo per insegnarlo agli altri.

Gli è stato detto da uno yogi che ci volevano anni di studio e meditazione: usando la PNL Tony lo imparò in poche ore. Lui sapeva che se lo aveva fatto lui, lo poteva fare chiunque.

Ha insegnato alle persone come camminare sui carboni ardenti e non perché è un trucco da salotto, ma perché insegna loro come andare oltre i loro limiti e le loro paure.

 

4.Tutto è possibile.

Ripeti con me “Vivo e dimoro nella totalità delle possibilità”.

Dove sono va tutto bene

Pensa a queste parole per qualche minuto, “va tutto bene”.

Non qualcosa, o poco, ma va tutto bene.

Quando credi che tutto è possibile, apri te stesso alle risposte in ogni ambito della tua vita.

Dove siamo è la totalità delle possibilità, dipende da noi individualmente e collettivamente.

Abbiamo muri attorno a noi oppure possiamo abbatterli e sentirci abbastanza sicuri da essere totalmente aperti da permettere che tutto il bene arrivi nelle nostre vite.

Comincia ad osservare te stesso, nota cosa sta succedendo dentro di te: come ti senti, come reagisci, cosa credi e permetti a te stesso di osservare senza commenti o giudizi.

Quando puoi, vivi la tua vita dalla totalità delle possibilità.

 

5. Lascia andare il passato.

Il pianeta sta diventando cosciente del tutto, sta diventando auto-cosciente.

Alcune persone preferirebbero lasciare il pianeta piuttosto che cambiare.

Il cambiamento è quello che vorremmo facessero gli altri, vero?

Quando parlo delle altre persone, includo il governo, gli affari, il capo, il collaboratore, gli stranieri, la scuola, marito, moglie, figli, ecc. tutti a parte noi.

Noi non vogliamo cambiare, ma vogliamo che cambino tutti gli altri, in modo che la nostra vita sia diversa. Tutti i cambiamenti che stiamo facendo devono avvenire da noi stessi.

Cambiare vuol dire che liberiamo noi stessi dalla paura dell’isolamento, della separazione, della solitudine, della rabbia, del dolore, della paura.

Creiamo vite piene di pace, dove possiamo rilassarci ed essere felici della vita come viene.

 

6.Quando sappiamo che andrà tutto bene.

Mi piace fare una premessa: la vita è fantastica, è sempre perfetta nel mio mondo e io mi muovo sempre verso il meglio. In questo modo per me non ha importanza che direzione prende la mia vita, perché so che sarà magnifica.

In questo modo posso gioire di ogni situazione e circostanza.

Qualcuno durante le mie lezioni passa attraverso molti stati emozionali diversi, e la parola dolore comincia ad uscire durante la conversazione. Mi hanno chiesto se c’è un’altra parola che si può utilizzare.

Puoi pensare al cambiamento come alle pulizie di casa: se le fai un po’ per volta, nel tempo le farai tutte.

Non devi farle tutte prima di vedere dei risultati.

Se cambi anche solo un po’ ti sentirai subito meglio

 

Louise Hay

 

 

lunedì 12 giugno 2023

Un mondo di opportunità

 

Viviamo in un mondo che serve per realizzare i nostri sogni.

Oggi più che mai abbiamo la possibilità di realizzare tutto quello che vogliamo, possiamo fare quello che fino a 50 anni fa era impensabile.

 

Vogliamo imparare a suonare la chitarra? Possiamo trovare dei video gratuiti, fare lezioni a distanza o in presenza con un maestro, scegliere una scuola, vedere video di concerti, andare in un negozio di musica e scegliere tra centinaia di chitarre, senza spendere una fortuna. Serve solo voglia e focalizzazione e il modo si trova.

 

Chi come me è nato negli anni 70, si ricorderà di quanto fosse difficile imparare una lingua straniera. Un’estate avevo deciso di imparare lo svedese, ma girando tutte le librerie della mia città trovai solo una guida turistica come le frasi più comuni e un piccolo dizionario (avete presente quei cubetti con la copertina nera in finta pelle?) che aveva qualche pagina dedicata alla grammatica. Tutto qui.

Seguivo un corso di inglese e avevo bisogno di allenarmi nell’ascolto: all’epoca si potevano ascoltare le canzoni (ma bisognava sperare di trovare il testo in lingua originale all’interno dell’LP/musicassetta, oppure su qualche giornale come “TV Sorrisi e Canzoni”), oppure in edicola si comprava una rivista mensile con musicassetta con cui si potevano ascoltare gli articoli presenti nella rivista. Fine. Non c’era altro modo. Adesso che scuse abbiamo?

 

Adesso si può diventare famosi pubblicando le proprie canzoni su YouTube. Se leggete la biografia di grandi artisti, molti assediavano le case discografiche, stavano lì giorno e notte, finche non venivano ascoltati da qualcuno. Lo stesso se vogliamo pubblicare un libro, suonare, ballare, dipingere.

 

 


 

 

Dovremmo capovolgere il modo in cui percepiamo il mondo: non un posto dove sopravvivere, ma un posto dove poter realizzare i nostri sogni.

Possiamo seguire i nostri sogni vivendo in una metropoli, lavorare in una grande azienda 12 ore al giorno, con l’obiettivo di fare carriera, oppure possiamo acquistare una casa in mezzo al verde, lavorare da casa e coltivare il nostro orto.

Non c’è nulla di giusto o sbagliato, dipende da cosa vogliamo noi per la nostra vita.

Una metropoli può essere un posto pieno di opportunità per qualcuno, un posto disumano per qualcun altro.

La vita di campagna può sembrare noiosa e priva di stimoli per qualcuno, entusiasmante per altri.

 

Dovremmo essere grati tutti i giorni per tutta questa abbondanza, per tutte queste opportunità.

E’ certo anche che se non sappiamo cosa ci piace fare, non abbiamo delle passioni o degli obiettivi chiari, vagheremo per il mondo senza una meta, lamentandoci di questo o di quello, criticando gli altri e affannandoci a vivere una vita che non è la nostra.

 

Trovate il prima possibile la vostra passione, il vostro obiettivo nella vita e perseguitelo. Sarà facile? Non si sa, ma se fate ciò che vi piace fare tutte le difficoltà passeranno in secondo piano perché state costruendo la vostra vita proprio come piace a voi.

 

Bob Proctor una volta disse che questa vita non è “di prova”, abbiamo solo questa e non bisogna sprecarla.

 

 

---> Su Amazon.it puoi trovare 2 miei libri

Il quaderno della Gratitudine

Trasforma la tua vita in 3 passi


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martedì 30 maggio 2023

Il quaderno della Gratitudine: fai questo sempice esercizio e la tua vita migliorerà istantaneamente!

 

“Gratitudine è osservare ciò che abbiamo e sentirci benedetti perché ce l’abbiamo, è guardare alla parte positiva della nostra vita nel tempo presente.

Gratitudine è una parola magica, un concetto magico, cambierà la vostra vita in un solo istante vi tirerà fuori dalla vibrazione negativa in qualsiasi momento, qualsiasi sia il vostro problema.

Se vi fermate a contemplare tutto ciò per cui potete essere grati, e c’è così tanto per cui possiamo essere grati, ogni cosa della vostra vita migliorerà istantaneamente.

Provateci e scoprirete che funziona” [Bob Proctor]

 

Questo è quello che dice Bob Proctor sulla gratitudine, ed in effetti la mia vita è cambiata nel momento in cui mi ci sono dedicata con costanza.

Il mio “Quaderno della Gratitudine” (che trovate su Amazon qui) è un esercizio guidato che vi accompagnerà per 90 giorni, vi ispirerà e vi cambierà la vita.

Vi chiederete “Ma devo farlo per 90 giorni?”

Diciamo che questo quaderno serve per farvi capire cos’è realmente la gratitudine: questo concetto deve passare dalla mente al cuore, non possiamo stabilire quanto tempo ci vorrà, ma una volta che proverete la gratitudine, quella vera, non potrete più farne a meno, e nella vostra vita succederanno cose incredibili, ve lo garantisco!

 

Inoltre… se ha funzionato per me, può funzionare per tutti!

Bastano 10 minuti al giorno!

La domanda è: volete cambiare la vostra vita o continuare a lamentarvi?

 

Regalatelo alle persone a cui volete bene!

 

 


 

 

venerdì 19 maggio 2023

Film: L’abbinamento perfetto – Abbiamo il coraggio di vivere la nostra vita?

 

Era da un po’ che Netflix mi proponeva questo film e ieri sera ho ceduto.

E’ un film romantico, un po’ come i classici film di Natale, ma ad uno sguardo più attento ci dice molto di più.

Se preferite prima vederlo… tornate su questo post domani!

 

Eccoci, siete pronti?

Diciamo che in questo film si possono individuare principalmente 2 argomenti interessanti: la perseveranza necessaria per raggiungere i propri sogni e il capire chi siamo veramente.

 

 


 

 

La protagonista femminile, Lola, è un’esperta di vini che lavora per un famoso importatore californiano. E’ appassionata di vini, sa di essere brava e nel momento in cui non vede riconosciuti i propri meriti, si licenzia per aprire una sua società.

Ha individuato degli ottimi vini in Australia, così decide di partire per conoscere il produttore, grazie anche all’incoraggiamento del padre che le dice ”Vai laggiù con un po’ di coraggio e un po’ di follia!”.

La proprietaria del vigneto non è propensa a trattare con società appena creata e così per dimostrarle la propria tenacia e la propria determinazione, Lola si propone come lavorante alla tenuta: imparerà ad aggiustare recinti, accudire e tosare le pecore, preparare il concime con il letame… il tutto sotto il cocente sole australiano.

Analizziamo Lola. Intorno ai 20 anni scopre la sua passione per i vini e per tutta la vita non si è mai tirata indietro: per perseguire i propri obiettivi esce dalla sua zona di comfort, si mette in azione, si mette in gioco in ogni momento dicendo “a volte bisogna rischiare, credere in se stessi, o tutto o niente”.

Lei è la dimostrazione che se una persona ha degli obiettivi chiari, deve mettersi in azione e seguire le opportunità che via via si presentano.

-       Si è licenziata perché non si sentiva apprezzata.

-       Ha seguito l’intuito che le diceva di partire per l’Australia.

-       Mancavano lavoranti alla tenuta e si è proposta, nonostante il lavoro fosse durissimo

-       Non ha mai forzato o insistito, infatti ad un certo punto se ne va, per proseguire la sua attività con altri vini.

 

L’altro protagonista è Max, il fratello dell’imprenditrice, che non dice a nessuno chi è e che svolge il lavoro di capo dei lavoranti della tenuta.

Dopo la morte della madre Sibylla, la persona che ha dato vita alla tenuta e ai vini, Max decide che preferisce stare in disparte e non prendersi le responsabilità che il suo ruolo imporrebbe.

Preferisce una vita più tranquilla, lontana dai riflettori, più spensierata.

In fondo siamo un po’ tutti Max: non sappiamo qual è il nostro potenziale e se lo conosciamo non ci mettiamo in gioco. Spesso veniamo fagocitati dalla quotidianità e non ci spingiamo oltre.

Nel caso di Max la morte della madre  ha fermato l’evoluzione della sua vita, portandolo a nascondersi. Per altre persone potrebbe essere un trauma, ma anche un sistema di credenze limitanti che via via si sono accumulate durante la vita. Nel mio caso sono state entrambe le cose.

Poi ad un certo punto ci si accorge che il tempo passa e che non stiamo vivendo la nostra vita, quella che ci appartiene e che possiamo creare in ogni momento, ma qualcos’altro. Una specie di vita da comparsa, dove in qualche modo ci siamo arresi, dove ci accontentiamo di quello che accade e dove non ci spingiamo mai oltre la nostra zona di comfort.

Ma vediamo la questione da un altro punto di vista. Max ha un grande palato per il vino, e per l’azienda sarebbe una risorsa preziosa, ma non si vuole esporre.

Quale talento abbiamo da donare e che potrebbe aiutare il mondo, o semplicemente la nostra attività, o le persone che abbiamo vicino?  Il mondo non ha bisogno di un’altra persona uguale alle altre, ha bisogno di persone che con la loro unicità possono dare un loro contributo per migliorarlo.

 

Questo film ci insegna a perseguire i nostri obiettivi, anche se ci portano dall’altra parte del mondo e a volte ci sembra di fare un salto nel vuoto, ma anche a capire che se scopriamo chi siamo e decidiamo di prendere in mano la nostra vita, una vita da comparsa non è poi così interessante!

 

 

 

Film “La rivincita delle bionde”: le competenze trasversali

 

Elle Woods (Reese Witherspoon), lasciata dal fidanzato perché non la reputa abbastanza intelligente in quanto “bionda”, per lui sinonimo di persona stupida e superficiale. Passa tutta una cena a dirle che, vista la sua imminente ammissione alla Facoltà di legge ad Harvard e ad un probabile futuro come senatore, ha bisogno di avere accanto una persona seria e intelligente.

Così Elle decide di iscriversi alla Facoltà di legge di Harvard, non senza difficoltà, anche perché lei prima studiava marketing nel settore moda e quando aveva un problema andava a fare la manicure o a fare shopping.

 


 

 

Durante il suo primo anno, visto l’ottimo rendimento, viene scelta insieme ad altri studenti per partecipare ad una causa presso lo studio legale di un suo docente.

Causa che vinceranno grazie alle sue conoscenze nell’ambito della moda.

 

E siamo finalmente arrivati al punto: le competenze trasversali.

Da molti mesi ormai aiuto le persone a orientarsi nel mondo del lavoro e quello che cerco sempre di capire è quali sono i loro talenti e come questi talenti possono essere sfruttati a proprio vantaggio per trovare lavoro.

Ed è così che Paola che durante il periodo universitario, lavorava e faceva sport a livello agonistico, probabilmente ha una grande capacità di organizzarsi, di pianificare e di gestire il proprio tempo.

Marco, che nel tempo libero organizza eventi musicali, è probabilmente una persona che sa trovare le persone giuste, sa gestire un gruppo di lavoro e sa dare la giusta motivazione per il successo del progetto.

Raffaella, che fa volontariato in un centro anziani, probabilmente è una persona molto empatica, adatta a lavorare a contatto con le persone e ha una grande capacità di ascolto.

 

 


 

Comunicazione efficace, empatia, flessibilità, problem solving, capacità di fare squadra e di riuscire a gestire i conflitti, ma anche competenze che abbiamo acquisito in altri esperienze lavorative o contesti: queste sono solo alcune delle competenze trasversali che non acquisiamo necessariamente sul posto di lavoro, ma che possono esserci molto utili nel ricercarlo.

Inseriamo queste competenza sul nostro Curriculum Vitae, raccontiamo quali sono i nostri hobby e i nostri interessi, spieghiamo perché quel mix di competenze, trasversali e non, possono renderci la persona perfetta per quel posto di lavoro.

Cosa ci rende unici? Cosa ci differenzia dagli altri? Perché dovrebbero scegliere noi? Posso svolgere un’attività in proprio? Sono domande a cui dobbiamo rispondere il prima possibile, per capire che direzione vogliamo dare alla nostra ricerca di lavoro e di conseguenza alla nostra vita.

 

"Nei miei 3 anni ad Harvard ho scoperto che la passione è uno degli ingredienti principali per lo studio, la pratica della legge e della vita. E’ con la passione, con il coraggio delle proprie dichiarazioni e con una profonda fiducia in se stessi che si affronta il mondo del lavoro consapevoli del fatto che le prime impressioni non sempre sono corrette. Occorre avere fiducia nelle persone e, cosa ancora più importante, bisogna credere fortemente in se stessi." [Elle Woods]


mercoledì 22 marzo 2023

Brad Pitt e la sua "Black-list"

 

Parto da un post della Pagina Facebook Cinematographe.it che ho letto stamattina: si intitolava “Brad Pitt ha una black list di attori con cui non vuole lavorare”.

Secondo l’articolo, Brad Pitt ha una “lista dei buoni” e una “lista dei cattivi”, nata da una decisione dell’attore di portare luce e gioia al mondo ed essere circondato da anime affini alla sua, desiderose di divertirsi durante le riprese.




Spesso ci viene detto di circondaci di persone positive ed evitare le persone troppo negative perché consumano la nostra energia: qualcuno definisce queste ultime “vampiri di energia”.

Il discorso potrebbe essere lungo e complesso, ma direi che possiamo partire dal porci una domanda: noi che tipo di persona siamo? Le persone che incontriamo sono felici di vederci? Quando le lasciamo stanno meglio di prima?

Qualche anno fa decisi di mantenere sempre un atteggiamento positivo, soprattutto mentre ero con altre persone: non si tratta di fingere, si tratta cercare di volgere al meglio le conversazioni e lasciare l’interlocutore un po’ più di buon umore.

Avete presente quelle conversazioni che iniziano con delle lamentele e finiscono che si è tutti tristi e depressi? Ecco questo è proprio quello che non deve succedere. Le lamentele non portano a niente, ci fanno solo stare male e non risolvono la situazione. Per contro un atteggiamento positivo e propositivo può aiutare a trovare soluzioni o semplicemente possono mettere l’interlocutore in uno stato energetico diverso che può aiutarlo a vedere una via d’uscita.

 

Passiamo ad un’altra domanda: “Io sono una persona positiva, ma a differenza di Brad Pitt non posso scegliermi i colleghi di lavoro, come faccio?”.

Questa è proprio una bella domanda!

La prima cosa è di non farci coinvolgere emotivamente. Anche a me capitano quelle conversazioni tristi e depresse, a volte sono inevitabili, soprattutto quando si capisce che da parte dell’interlocutore non c’è la minima voglia di risolvere la situazione: spesso le persone si lamentano, ma non hanno una reale volontà di migliorare la situazione, si lamentano e basta, come fosse ormai un’abitudine consolidata.

In questo caso dobbiamo semplicemente essere più forti: dopo anni di crescita personale so che le cose non stanno così, che cambiando noi stessi possiamo cambiare la nostra vita: e allora ascolto e lascio andare, come l’acqua su un’anatra! (ho trovato questa citazione in un film, non ricordo quale, ma è un’immagine che mi piace molto: l’acqua scivola via lasciando l’anatra asciutta).

 

Quello che vi posso assicurare è che se noi siamo persone positive, con una mente aperta alle soluzioni, che confidano nelle proprie capacità e piene di gratitudine verso la vita, ben presto saremo circondati da persone come noi… in qualche modo le attrarremo!

Quindi iniziamo noi ad essere le persone che vorremmo incontrare, l’amico che vorremmo avere, il compagno con cui vivere e il resto verrà da sé.

 

Anni fa su questo blog proposi la sfida dei 10 giorni di Tony Robbins, ve la ripropongo qui


martedì 21 marzo 2023

Gifted Hands, la storia di Ben Carson

Ieri sera ho visto il film “Gifted Hands”, disponibile in questi giorni su Netflix: racconta la storia del neurochirurgo Ben Carson.

E’ la storia di come un bambino di 10 anni che si definiva “stupido” (nel 1961) è diventato direttore del Dipartimento di Neurochirurgia Pediatrica al Johns Hopkins hospital (nel 1984): in soli 23 anni questo ragazzo da “stupido”, come si definiva lui, è diventato uno dei migliori neurochirurghi al mondo.

Ben ha avuto la fortuna di avere una mamma molto tenace, che lo ha spronato a dare sempre il meglio. Queste sono alcune delle frasi che lei ripete a suo figlio nel film:

“Il tuo cervello non è affatto stupido. Tu hai tutto il mondo qui dentro [nel tuo cervello]. Devi solo vedere al di là di quello che riesci a vedere”.

“Puoi fare tutto quello che vuoi nella vita se sei disposto ad impegnarti”.

“Tu puoi fare tutto quello che fanno gli altri, solo che puoi farlo meglio”.

La mamma di Ben voleva il meglio per suo figlio e lo ha motivato a studiare, ad essere curioso, e a credere in quei “doni di Dio” che abbiamo tutti e che spesso sprechiamo. Tendiamo a vivere nella mediocrità, a subire un po’ quello che succede nella nostra vita, a non essere mai protagonisti.

Forse solo per pigrizia o forse perché pensiamo di non essere all’altezza, di non essere capaci, di non meritarlo.

Se tu fossi cosciente del fatto che dentro di te hai tutto quello che ti serve per vivere la vita che vuoi, cosa faresti di diverso? Che obiettivi ti porresti? Cosa oseresti fare?

 


 

 I più grandi esperti di crescita personale ci dicono che possiamo osare oltre ogni nostra aspettativa, che possiamo porci obiettivi fantastici, sfidanti e meravigliosi, e realizzare tutto quello che vogliamo.

Leggiamo un libro di crescita personale, pensiamo di avere capito tutto e alla prima difficoltà diciamo che non funziona, che non è vero: questo perché pensiamo che la crescita personale sia un gioco, qualcosa da provare per qualche giorno per vedere come va.

La crescita personale spesso è un percorso lungo, fatto di piccoli passi quotidiani, di teoria da acquisire, interiorizzare e mettere in pratica.

Se sei molto lontano dalla vita dei tuoi sogni, è molto probabile che tu debba cambiare molte cose del tuo modo di pensare e di approcciarti alla vita.

Mi occupo di crescita personale da ormai 13 anni e continuo a imparare, a capire, a mettere in pratica, ogni giorno: certo nel frattempo sono cambiata e di conseguenza la mia vita è cambiata, ma ci sono ancora tanti punti da sistemare.

L’importante è iniziare.