lunedì 12 aprile 2021

Intermittent Fasting 16/8 - Quarta e quinta settimana

Stamattina con una mia amica, con cui stiamo progettando un fantastico laboratorio esperienziale per il 12-13 giugno (dedicherò un post proprio per questo evento in modo da darvi tutte le info), ci siamo rese conto che domani inizia il Ramadan e abbiamo espresso delle considerazioni sull'importanza del digiuno.

Il digiuno non solo inteso come digiuno alimentare, ma anche un momento per digiunare dalle troppe parole, dal troppo rumore, dai troppi pensieri e rivolgere lo sguardo all'interno di noi stessi; nel momento in cui si riesce anche solo a rallentare e ci si riesce ad ascoltare, cresce la creatività, l'ispirazione e si riescono a percepire le esigenze del nostro corpo.

Da qui una riflessione su questo mio fasting che in questo periodo pasquale, nonostante tutto, è rimasto fedele a se stesso, seppur con qualche piccolo accorgimento.

Ho notato che dopo 3/4 settimane di digiuno intermittente, che comprende anche una migliore attenzione a quello che effettivamente mangio, il mio corpo non mi chiede più certi alimenti-spazzatura: o meglio, credo non me li abbia mai chiesti, ma io non lo stavo ad ascoltare. Se prima non mangiare dolci era un sacrificio, adesso è diventato un'esigenza (strano eh?). 

Tutto questo mi ricorda qualche anno fa, per un certo periodo, mangiavo solo alimenti che "non mi facevano venire sete". Non so bene perché, ma quando mi avvicinavo a certi alimenti, avevo la sensazione di non doverli mangiare: era probabilmente un periodo in cui il mio corpo stava prepotentemente manifestando le sue esigenze e faceva di tutto per farsi acoltare. Prima di prepararmi il pasto ascoltavo le mie sensazioni e cucinavo di conseguenza. Non so bene cosa avevo eliminato, sicuramente i carboidrati, i formaggi e la carne, i dolci... non avevo fatto una lista, mi ascoltavo e basta.

Adesso sta succedendo un po' la stessa cosa: questo digiuno, questo silenzio e rallentamento interiore mi sta conducendo ad entrare in contatto con le mie sensazioni ed esigenze.

Ad esempio nelle ultime 2 settimane ho introdotto i germogli: cosa c'è di meglio che nutrirsi di un seme che sta germogliando? 

Questo weekend ho anche partecupato ad un convegno onlie di Daniel Lumera il cui tema principale era il cambiamento:  tra i tantissimi ospiti e argomenti affrontati il prof. Berrino ha parlato del gomasio, un ottimo sostituto del sale a base di semi di sesamo e pochissimo sale, molto utilizzato nella cucina giapponese e macrobiotica.

Detto-fatto! Ieri pomeriggio ho preparato il mio primo barattolino di gomasio, oggi l'ho utilizzato per condire l'insalata a pranzo e devo dire che nonostante il pochissimo, sale l'insalata era buonissima! A volte basta veramente poco...

Vorrei riepilogare i principali cambiamenti delle ultime 5 settimane:

✅ Bevo almeno un bicchiere d'acqua ogni ora. E' inutile bere troppo in una volta sola, meglio poco e spesso!

✅ Ho aumentato il consumo di frutta, verdura e frutta secca. 

✅ Ho sostituito la pasta con cereali non raffinati (per esempio farro e orzo).

✅ Ho eliminato le farine raffinate, mangiando solo pane integrale fatto in casa. 

✅  Ho ridotto la carne a 1-2 volte alla settimana

✅ Ho eliminato i dolci (mangiando frutta, non se ne sente più il bisogno)

✅ Ho eliminato il latte vaccino e quasi del tutto i formaggi/latticini fatta eccezione per lo yogurt.

✅ Ho iniziato ad aggiungere germogli e semi alle insalate

✅ Utilizzo il gomasio al posto del sale

✅ Ho eliminato il caffè, sostituendolo con l'orzo solubile nelle 8 ore.

 

 Spero di non aver dimenticato nulla!

Nella foto il mio barattolino di gomasio! 😂






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