lunedì 29 marzo 2021

Intermittent Fasting 16/8 – Terza settimana

Sarò veramente concisa. Ho concluso anche la terza settimana. Credo che questi orari vadano benissimo per me.

Sto introducendo nuovi alimenti. Questa settimana alle insalate ho aggiunto i semi: girasole, sesamo e lino (che contengono molti omega3). Li consumo nelle insalate!

Ho scoperto che detesto i semi di papavero, ne ho un sacchettino piano e devo capire come usarli… avete qualche idea in merito?

Ho sperimentato anche delle ricette vegetariane: una zuppa di cicerchie, e la “Veggie bolognese spaghetti” di Jamie Oliver. 

 


Le cicerchie destavano la mia curiosità: molto amate da una mia ex collega di lavoro, hanno un sapore più discreto rispetto ai ceci, e sono in effetti buonissime!

La pasta “Veggie Bolognese” di Jamie Oliver l’ho preparata sabato per pranzo: una base di sedano, carote, cipolle con aggiunta di funghi porcini secchi e lenticchie. Ottimo sugo, molto apprezzato in famiglia! Vi lascio il video della ricetta… https://www.jamieoliver.com/videos/veggie-spaghetti-bolognese-super-food-family-classics-jamie-oliver/

 

Si certo è strano copiare le ricette italiane da uno chef britannico, ma i suoi video hanno un’ottima energia e in più alleno il mio inglese :-D

Ritornando alla pratica del vivere nel qui e ora sto diventando sempre più consapevole della mia sete. Ogni tanto chiudo gli occhi e cerco di capire se ho bisogno di acqua, e visto l'arrivo della primavera, mi accorgo di non bere abbastanza, anche perché gli esperti dicono che quando  si ha sete si è già un po' disidratati! Fateci attenzione anche voi! Se non basta un bicchiere ogni ora, bevete di più! Ascoltatevi! Quello che ci insegna la mindfulness è proprio questo: essere presenti a se stessi dutante la giornata e allora perché non iniziare dal cibo e da quello che il nostro corpo ci chiede?

E adesso, via con la quarta settimana! Credo che inizierò a coltivare qualche germoglio da aggiungere alle mie insalatone... una mia vecchia passione!

Vi tengo comunque aggiornati!

giovedì 25 marzo 2021

L'energia va, dove va la nostra attenzione

E’ tanto che aspetto di pubblicare questo articolo, ho sempre la sensazione che non sia abbastanza efficace, vista anche l’importanza dell’argomento. Ho pensato di scrivere questo post principalmente per dare una chiave di lettura ai nostri percorsi di crescita personale sulla base di mie esperienze.

 

Nei primi periodi in cui mi approcciavo alla legge d’attrazione e alla gratitudine ogni tanto mi succedeva di venire coinvolta in conversazioni che sembrava mi riportassero indietro: erano discorsi negativi su cui riversavo molta energia e che alla fine oltre a non portare a nessun risultato concreto, sembrava cancellassero tutto quello che di buono avevo costruito nel tempo. Lo stesso mi accadeva di fronte ai problemi: succedeva qualcosa e immediatamente mi arrabbiavo e provavo come una situazione di impotenza. Eppure leggevo e cercavo il più possibile di mettere in pratica gli insegnamenti di chi ne sapeva più di me, ogni singolo giorno. Così decisi che finché non fossi stata in grado di reggere determinate conversazioni, le avrei, per quanto possibile, evitate… ma ovviamente non si può evitare tutto!

L’alchimia sostiene che nel momento in cui si inizia un percorso di crescita personale e quindi di trasformazione interiore, inizia anche un processo di trasmutazione, si genera dentro di noi il “fuoco alchemico” che inizia piano piano a trasformarci (quello che conosciamo come trasformazione del piombo in oro) in modo irreversibile: i nostri miglioramenti, anche se piccoli, diventano permanenti, quindi tutto quello che impariamo e riusciamo a mettere in pratica non viene perso, è un piccolo gradino del nostro percorso da cui non si torna più indietro.

 

Sia dagli inizi della mia crescita personale avevo creato un “osservatore interno” che vigilava sui miei pensieri e comportamenti, lo avevo imparato da Tony Robbins: quando i miei pensieri o le mie azioni mi stavano portando lontano, perdevo cioè la focalizzazione, immediatamente il mio osservatore mi riportava sulla retta via, o per lo meno mi avvisava che ero fuori rotta.

Le prime volte semplicemente subivo completamente la situazione e l’osservatore non entrava neanche in gioco, successivamente ho iniziato a zittirlo, dicendogli che ero troppo arrabbiata o troppo preoccupata o troppo… qualsiasi cosa! Quello che per me era più difficile era mantenere il distacco in conversazioni molto pessimistiche o in situazioni negative: avete presente quando si incontra l’amico e si inizia a parlare di disoccupazione, governo, problemi vari e voi ne venite come risucchiati? Oppure succede qualcosa per cui la paura prende il sopravvento? Sono sicura che sapete di cosa sto parlando. Dove finiva la gratitudine in quel momento? La pace interiore, il vivere nel qui e ora? Anni di crescita personale buttati via… oppure no?

 


Poi un giorno la frase “l’energia va dove va la nostra attenzione” (secondo me una delle frasi cardine di The Secret) ha acquisito un significato completamente diverso: probabilmente il mio fuoco interiore mi stava trasformando. Qualsiasi situazione è positiva o negativa in base al tipo di energia che decido consapevolmente di utilizzare. È una mia scelta. Posso partecipare a conversazioni negative, a volte non se ne può fare a meno, ma senza riversarci energie o pensieri negativi, mantenendo un certo distacco. E, secondo la legge d’attrazione, più rimango positiva, più attirerò situazioni a me favorevoli, e più rimango positiva, più attirerò persone positive, migliorando la mia vita.

Siamo i i creatori della nostra realtà e le nostra realtà viene creata dai nostri pensieri e soprattutto dalle nostre emozioni, quindi non è importante cosa sta succedendo in questo momento, ma dove decido di porre la mia attenzione e di conseguenza la mia energia.

 

Il primo passo?

Create il prima possibile un osservatore interno che vi faccia da guida e vi aiuti a rimanere presenti nel qui e ora.



lunedì 22 marzo 2021

Intermittent Fasting 16/8 - Dopo due settimane

Questa seconda settimana è stata leggermente più faticosa (se volete leggere il riepilogo della mia prima settimana potete leggere questo post): la sera quasi sempre mi capitava di avere fame, ma alla fine è andata benissimo! E' proprio vero che l'importante è iniziare...

 



Al mattino a colazione alle 7 prediligo la frutta, oppure della verdura cotta se è avanzata dalla cena.

A metà mattina di solito yogurt con qualche noce.

A pranzo minestra con verdura e legumi oppure insalata mista con legumi.

Prima delle 15 mangio ancora una mela.

Rispetto alla scorsa settimana in cui non ero ancora organizzata, questa settimana ho leggermente regolarizzato i pasti, con l'obiettivo sempre e comunque di mantenermi flessibile per migliorare ulteriormente il bilanciamento dei pasti.

 Riepilogando: 

✅ Bevo almeno un bicchiere d'acqua ogni ora.

✅ Ho aumentato il consumo di frutta, verdura e frutta secca. 

✅ Ho aumentato leggermente il consumo di cereali non raffinati (per esempio farro e orzo).

✅  Ho ridotto la carne a 1 volta... ma direi che anche 2-3 volte alla settimana può andare bene. questa settimana non ne sentivo il bisogno.

✅ Ho eliminato i dolci (come dicevo mangiando frutta, non se ne sente più il bisogno)

✅ Ho eliminato il latte vaccino e quasi del tutto i formaggi/latticini fatta eccezione per lo yogurt.

✅ Ho eliminato le farine raffinate, mangiando solo pane integrale fatto in casa. Ho mangiato pasta solo 1 volta, e 1 pizza  a pranzo.

✅ Ho eliminato il caffè, sostituendolo con l'orzo solubile nelle 8 ore.

Insomma ne sto approfittando anche per mangiare meglio e ridurre le proteine animale.

Mi sono prefissata un altro obiettivo: ogni settimana voglio inserire nella mia dieta una ricetta vegetariana/vegana.

Questa settimana ho comprato il grano saraceno e ho già trovato la ricetta per un primo piatto. Stasera marito e figli faranno da cavia... se l'esperimento riesce sarà il mio pranzo di domani.

Stando tanto a casa per via del lockdown questo digiuno intermittente mi sta salvando dallo spuntino facile e dal poco movimento.

Come effetto collaterale ho perso 5 kg... spero di non ritrovarli :-D


domenica 21 marzo 2021

Lamentele e Gratitudine – La base della crescita personale

Ho sempre pensato che lamentarmi fosse un modo per manifestare il mio disappunto in merito ad una questione, per cui prima di iniziare il mio percorso di crescita personale ero solita lamentarmi, anzi, trovare quello che non andava su tutto quello che mi succedeva attorno, nella speranza che cambiasse qualcosa.

Ho poi conosciuto la Legge d’Attrazione che spiega come noi attiriamo quello a cui diamo energia, in positivo o in negativo, non importa. Questo vuol dire che se mi lamento per un episodio accaduto, attirerò altri eventi per cui lamentarmi e la situazione non potrà mai migliorare.

Andando avanti con la crescita personale si capisce come il vero cambiamento nella nostra vita può avvenire solo nel momento in cui cambiamo interiormente, perché l’”esterno” riflette l’”interno”.

Ecco è tutto qui. Bastano questi due concetti per stravolgere la nostra vita. E’ un po’ come conoscere le 7 note musicali: da qui è stata creata tutta la musica e, anche se sono solo 7, continueranno a bastare per tutta la musica a venire.

Riepiloghiamo: non ci dobbiamo lamentare perché quello che siamo interiormente si riflette sulla nostra vita.

 

Il non lamentarci non vuol dire seguire quella corrente del “pensiero positivo” in cui si fa “buon viso a cattivo gioco”: sarebbe un po’ come continuare ad asciugare una perdita in bagno senza aggiustare il tubo. Farsi andare bene le cose non vuol dire proprio niente, essere positivi a tutti i costi non farà andare meglio le cose, semplicemente ci porterà a ignorarle, ma saranno sempre lì ad aspettarci.

Tornando al discorso del bagno bisogna rompere il muro e aggiustare il tubo, allora sì che si risolve la perdita.

Il nostro primo cambiamento quindi consiste nel capire che le cose che accadono intorno a noi sono il risultato di un nostro pensiero conscio o inconscio: in qualche modo ce lo siamo attratto anche se nella maggior parte dei casi non sappiamo come e la lamentela potrà solo perpetuare questa situazione.

 


Questo è un grandissimo passo avanti di cui non possiamo che esserne grati: il mondo è perfetto così com’è perché è il riflesso di quello che siamo e ci indica in cosa dobbiamo migliorare.

 

Il primo passo?

Durante tutta la giornata iniziate ad osservare i vostri pensieri e le vostre parole, ed evitate di lamentarvi. Appena sorge una lamentela provate a dirvi “il mondo è perfetto così com’è, sono io che al momento non riesco a vederlo”.

 #gratitudine #gratitude

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martedì 16 marzo 2021

Intermittent Fasting e Mindfulness

Sono ormai arrivata al nono giorno di Intermittent Fasting 16/08.
Le sensazioni continuano ad essere buone.

Devo dire che il mio percorso di crescita personale mi sta aiutando molto.
Sto iniziando ad essere sempre più “presente” durante i pasti e durante la loro preparazione.
Presto molta attenzione agli ingredienti, alla composizione del piatto, al taglio delle verdure e al loro lavaggio.
Sgusciando molte noci la presenza è inevitabile se non si vuole correre il rischio di mangiare qualche guscio! :-D
Consumo i pasti in silenzio, assaporandoli.
Sto quasi inconsapevolmente applicando la mindfulness: in questo periodo mi sembra veramente il modo più semplice e naturale di approcciarmi alla vita. L’essere presente nel qui e ora sta diventando sempre più un modo di vivere, non un esercizio.

Il pasto è diventato un vero e proprio rito e ho l’impressione di essere più sazia del solito.

La mia mente è più rilassata, complice probabilmente l’inizio della primavera, che inonda le giornate di sole e fresca energia, a cui va tutta la mia gratitudine. Per me è sempre stato un periodo magico: anche solo stare sul balcone, ascoltare il fruscio degli alberi, guardare il cielo, mi ricarica e mi rende serena e in pace.




Questa mia attenzione al momento presente è stata anche incoraggiata dal dover scegliere con  cura gli alimenti per evitare di avere fame nelle 16 ore di digiuno: solitamente quando si ha fame si mangia qualcosa, in questo caso devo aspettare le 7 del mattino. Ho cercato di mangiare in modo equilibrato mantenendo piccole porzioni, ho evitato il cibo spazzatura, i grassi, gli zuccheri e tutti quegli alimenti che “non servono”.  Avete mai notato che dopo una cena ricca di grassi, la mattina successiva si è più affamati? Ecco volevo proprio evitare un effetto simile.

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lunedì 15 marzo 2021

Intermittent Fasting 16/8 – Dopo una settimana

So che questo è un blog principalmente incentrato sulla crescita personale, ma credo che tutte le azioni che facciamo con consapevolezza ne facciano comunque parte. Nel momento in cui iniziamo a cambiare consapevolmente qualcosa nel nostro modo di vivere e di pensare, iniziamo una vera e propria trasformazione alchemica irreversibile: questo cambiamento seppur piccolo sarà per sempre.

Ho deciso di mangiare meglio e la strada del digiuno intermittente mi è sembrata la scelta migliore, almeno per ora.

Cosa è successo in questa prima settimana? Da che basi sono partita?

Ho deciso di digiunare 16 ore al giorno e in base ai miei orari ed impegni ho deciso che avrei saltato la cena, per cui avrei fatto l’ultimo pasto alle 15 per poi ricominciare alle 7.

Ore 7 colazione

Ore 10-10,30 spuntino

Ore 12,30 pranzo

Ore 14.45 spuntino

All’inizio pensavo che avrei avuto fame, adesso so che non mi succede per cui sono più tranquilla.

 

Per quanto riguarda il tipo di alimentazione questa settimana ho:

- Bevuto molto di più (acqua o tisane senza zucchero)

-. Eliminato i dolci (ho notato che aumentando leggermente il consumo di frutta, non ne sento l’esigenza)

- Limitato la pasta a 2 volte

- Mangiato una pizza

- Consumato solo pane integrale fatto in casa

- Limitato la carne  a 3 volte

- Eliminato i caffè (ma ne prendevo già pochissimi)

 

Ho anche “trasgredito” una volta: mia figlia di 10 anni ha preparato dei pinchos (piccole tartine spagnole) da mangiare a cena: ne era molto fiera e voleva assolutamente che ne assaggiassi uno. Ne ho mangiati due. Poi il sabato sera tradizionalmente cucino qualcosa di particolare, magari etnico: questo sabato era la volta delle fajitas di pollo. Ho cenato e poi ho aggiustato gli orari: ho poi digiunato per 16 ore saltando la colazione, e poi il solito digiuno dalle 15 di domenica. Direi che è andata bene!

In questo modo ho reso il digiuno intermittente anche socialmente accettabile :-D

Per la seconda settimana farò ancora qualche piccola modifica ai pasti, non agli orari: ho pensato di non variare troppo la mia alimentazione, per lo meno non tutta in una volta per non destabilizzare troppo il mio corpo. Non ho fretta.

Al momento l’energia e buona!

 Vi lascio con una riflessione: diciamo sempre che il tempo vola, poi quando si tratta di iniziare qualcosa di diverso pensiamo che ci vorrà troppo tempo, non è curioso?




giovedì 11 marzo 2021

Intermittent Fasting e la pratica del digiuno

 Sono ormai arrivata al quarto giorno di Intermittent Fasting 16/8

Vi dirò che questa pratica è stata accolta dal mio corpo con molto entusiasmo, ho più energia e praticamente mai senso di fame o mal di testa.

 

Certo la gestione familiare è diversa: a cena rimango in cucina con loro, ma ho delle questioni da risolvere.

La prima è che non potrò partecipare alla solita pizza del venerdì, che sia fatta in casa o acquistata  è un piatto ormai tradizionale a casa mia consumato rigorosamente sul divano davanti ad un bel film.

La seconda è il sabato sera, giorno in cui cucino qualche piatto particolare: a volte fajitas, kebab, noodles… insomma il sabato sera a casa nostra è diventato molto etnico. Sono piatti che oltretutto piacciono molto anche a me, probabilmente li mangerò il giorno successivo.

Terzo, ed è la novità di stamattina, mia figlia di 10 anni per stasera ha deciso di preparare dei pinchos (delle specie di tartine spagnole) per fare un apertitivo …  e qui non posso proprio dire di no, visto il grande impegno che ci metterà. Vi farò sapere!

 

Forse dovrei chiamarlo Intermittent Fasting diplomatico

 

Ma torniamo a noi. Fin da quando ero piccola il mantra è sempre stato “non saltare i pasti, magari mangia poco, ma mangia sempre qualcosa”. Amici che sono andati da vari dietologi/nutrizionisti, sono tornati a casa con diete di 5 pasti al giorno: i pasti principali e 2 spuntini, con l’idea che il corpo non vada mai “affamato”. Il mantra in questo caso è “meglio tanti piccoli pasti piuttosto che pochi e troppo abbondanti”. Tante proteine, pochi carboidrati, frutta, verdura e magari qualche integratore qua e là.

Poi sono entrata in contatto con persone che praticano il digiuno: una volta alla settimana o una settimana alla volta: il mantra è “il corpo si deve disintossicare”.

Se qualche volta durante la vostra vita vi siete approcciati al mondo delle diete, non necessariamente dimagranti, vi siete sicuramente accorti che si dice tutto e il contrario di tutto, ed è così che sono nate le diete a zona, la Scarsdale, quella proteica, quella con il conteggio delle calorie, quella “mangia cosa vuoi eccetto xxx”, n on mangiare prima delle 12, non saltare la colazione, la Weight Watchers, quella macrobiotica, vegana, vegetariana, crudista, ecc.

Quello che è certo è che, finalmente, si sta facendo più attenzione al tipo di alimento: si preferisce cibo integrale, poco raffinato, preparato in casa, biologico, si limitano le proteine animali a favore di legumi soia e molto altro.

Pensate che nella dieta Scarsdale che seguivo ormai 35 anni fa, e qui vado a memoria, il martedì sera potevo mangiare tutta la carne che volevo, e patto che fosse cucinata senza grassi: solitamente mi prendevo del macinato magro di vitello e mi facevo un mega hamburger… qualcosa che con le conoscenze che abbiamo adesso non è veramente più accettabile.

Diciamo che in tutta questa sovrabbondanza di informazioni, ultimamente sono stata incuriosita dalla pratica del digiuno e l’Intermittent Fasting mi è sembrato un buon compromesso: non sono ancora disposta a digiunare per uno o più giorni, ma saltare il pasto serale e concentrare tutto in 8 ore mi sembra una soluzione ottimale applicabile da chiunque. 

 


 

Nel libro “Ventuno giorni per rinascere” di Franco Berrino, Daniel Lumera e David Mariani, che vi consiglio di leggere, dedicano varie pagine a questo argomento. Berrino spiega come “La procedura base per la purificazione, presente nella tradizione di tutti i popoli, è il digiuno”, dal digiuno di Siddharta ai 40 giorni di digiuno di Gesù nel deserto, dal Ramadan alla tradizione dei greci ortodossi di non mangiare cibo animale  per 40 giorni a Natale, 48 giorni a Pasqua e 15 giorni all’Assunzione e così via.

E ancora “Oltre ad avere questi significati spirituali, il digiuno è una pratica di rispetto del corpo: mette a riposo tutti gli organi, concede loro una sorta di vacanza, di pausa dal lavoro, di tempo affinché di dedichino al proprio riequilibrio, alla rigenerazione.” Sembra infatti che l’astensione dal cibo per almenmo 16 ore, consenta alle cellule di attivare l’autofagia, un processo con cui esse di liberano di organelli e tossine presenti nelle cellule. Per dirla in modo ancora più semplice, le cellule non avendo cibo a disposizione iniziano a cibarsi delle tossine, purificandosi.

Ed è per questo che persone che praticano il digiuno per più giorni consecutivi, dopo qualche giorno iniziano ad avvertire una sensazione di benessere e maggiore energia.

 

Qual è il primo passo? Iniziare! Aggiusterete il tiro strada facendo in base alle vostre sensazioni!

martedì 9 marzo 2021

Intermittent Fasting tra crescita personale e gratitudine

Da anni ormai lotto con i chili in più, ma non voglio annoiarvi su questo argomento, non è questo l’obiettivo del post. Se arriveranno risultati in questo senso ve ne parlerò.

Da qualche tempo sono stata incuriosita dall’Intermittent Fasting, un regime alimentare in cui si mangia in una finestra temporale di 8 ore e si digiuna nelle restanti 16 (Intermittent Fasting 16/8. Da qui ovviamente sono nate delle varianti tra cui il 12/12 con 12 ore di digiuno.

In base alle mie esigenze ho scelto il fasting 16/8. Faccio colazione alle 7, uno spuntino verso le 10, il pranzo alle 12,30-13 e un piccolo spuntino verso le 14,50.

Nelle altre 16 ore posso comunque bere tisane non zuccherate.

Ho iniziato ieri, senza pensarci troppo e senza essermi organizzata… insomma ho iniziato e basta!


 

 

I motivi sono essenzialmente 3.

1. Mia mamma sosteneva che "Tutto quello che si mangia prima delle 15 non fa ingrassare": non so chi glielo avesse detto o quale fosse la fonte scientifica, ma sicuramente ha un fondo di verità.

Nella maggior parte dei casi dopo cena la nostra attività fisica di riduce di molto: leggiamo o guardiamo la tv, tutte attività che consumano forse 1 o 2 calorie all’ora… Ovviamente il discorso è diverso per chi la sera va in palestra, a ballare, esce con gli amici e così via, ma sono sicura che Intermittent Fasting vada bene anche a loro, basta modificare gli orari.

Certo la cen a è un pasto importante per stare in famiglia, è veramente l’unico momento in cui ci si trova tutti assieme, ma digiunare non vuol dire andare in un’altra stanza, vuol dire stare in famiglia senza mangiare. 

2. Se una volta si diceva di fare pasti il più possibile completi perché il nostro corpo ha bisogno di tutto in ogni momento della giornata, e ci si raccomandava di non saltare i pasti, adesso si vede il digiuno come un momento di disintossicazione in cui il nostro corpo si libera dalle tossine accumulate. E’ una pratica di cui ho letto tanto lo scorso anno e non vedevo l’ora di provare!

3. Mi sembra divertente, e credo che il divertimento sia sempre alla base di tutto!


Ho iniziato ieri e ho postato qualcosa sul mio profilo Instagram attract_new_life: credo che Instagram mi aiuterà ad essere più disciplinata! Ogni tanto posto qualche foto dei miei spuntini…

:-D

 

Vi aggiornerò anche qui con vari approfondimenti! Sono molto grata per questa nuova esperienza!

Vi racconto ancora una cosa. Ieri mattina sono andata al supermercato con l’idea di acquistare qualcosa per il pranzo, e non necessariamente sano: volevo qualcosa che mi piacesse veramente tanto e che fosse di buon augurio per questo nuovo inizio.

Passando tra le corsie del supermercato, mentre cercavo il mio pranzo perfetto, ero di fronte a mille scelte e mi sono resa conto di quanta abbondanza c'è nei nostri negozi: sono stata pervasa da una profonda gratitudine.

 

La gratitudine è veramente la base della vita!

 

Alla fine ho preso pomodori, mozzarella e sgombro: questo è stato il mio pranzo insieme ad una fetta di pane integrale.