"Il sogno in cui vivete è
una vostra creazione. E' la vostra percezione della realtà e potete cambiarla
in qualunque momento. Avete il potere di creare l'inferno o il paradiso. Perché
quindi non creare un sogno diverso?"
Questo passo è tratto da "I
quattro accordi", splendido libro di Don Miguel Ruiz.
La realtà che conosciamo viene filtrata dai nostri sensi, dal nostro vissuto, dalle nostre credenze, dal
nostro stato d’animo: possiamo quindi dire con ragionevole certezza che ognuno
di noi percepisce la realtà in modo diverso.
Se siamo noi a determinare la
nostra realtà, siamo sempre noi che la possiamo cambiare, in qualunque istante,
semplicemente cambiando il nostro atteggiamento mentale.
Ma come fare?
Il punto di partenza per questo
cambiamento è l’essere presenti nel qui e ora: dovremmo abituarci, durante la
giornata, a fermarci e chiederci “che tipo di realtà sto creando adesso?”, se ci
piace e abbiamo delle sensazioni piacevoli, vuol dire che siamo sulla buona
strada, altrimenti dobbiamo trovare un modo per cambiare il nostro
atteggiamento e focalizzarci sempre di più sulle emozioni positive e su quello
che di positivo troviamo nella nostra vita. Vi darò qualche spunto nei prossimi
giorni.
Nel frattempo c’è qualcosa che
potete fare proprio adesso: alla sera, quotidianamente, provate a ricordarvi i
momenti importanti della giornata analizzando il vostro atteggiamento: come
avreste potuto comportarvi per migliorare il vostro “paradiso in Terra”? Quale
poteva essere l’atteggiamento mentale più idoneo in quella situazione? Cosa è
successo di bello? In quale momento mi sono sentito bene?
In un percorso di crescita
personale è molto importante dedicare 5-10 minuti, meglio la sera prima di
andare a dormire, per ripercorrere mentalmente la giornata, prendendo qualche
appunto su un quaderno: la semplice consapevolezza di come ci comportiamo e di
come reagiamo a determinate situazioni è già un grande passo avanti!
"I
quattro accordi di Don Miguel Ruiz lo potete trovare anche su Amazon.it
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tua vita in 3 passi” lo trovate su Amazon.it
A volte ho la sensazione che, dopo esserci focalizzati e avere utilizzato la legge d’attrazione a nostro favore, non ci rendiamo effettivamente conto dei risultati ottenuti, perché, ricordiamolo, i risultati ci sono sempre!
La legge d’attrazione è sempre in azione anche in questo momento e produce continuamente risultati Mercoledì, ad esempio, ero in giro e nella mattinata ho ricevuto 3 email che mi risolvevano 3 questioni che avevo in sospeso.
Sapevo di doverle risolvere e mi ero posta nell’atteggiamento mentale di “ho fatto il possibile adesso devo solo aspettare le risposte”, ho quindi lasciato andare, non ci ho più pensato e le risposte, puntualmente, sono arrivate.
Come sempre è inutile accanirsi.
Noto spesso però che quando attraiamo qualcosa che ci migliora la giornata, ne siamo contenti e poi tendiamo a dimenticarci che tutto questo è frutto nel lavoro che abbiamo fatto su di noi, è frutto della nostra crescita personale: ci sentiamo bene per un po’ e smettiamo di focalizzarci nel modo corretto. Al contrario ogni risultato, seppur piccolo, deve essere celebrato e deve darci lo spunto per fare sempre meglio!
A quanti di voi è successo?
E’ un po’ come quando a scuola prendevamo un bel voto: invece di buttarci a capofitto sul prossimo esame, perdevamo qualche giorno a “rilassarci e gongolare”, magari saltavamo qualche lezione, per poi rimanere indietro e annaspare.
Peggio ancora nonostante le cose buone, riusciamo a focalizzarci continuamente su ciò che non funziona e a lamentarci.
Il mio consiglio è di tenere traccia quotidianamente dei risultati ottenuti, anche quello che ormai diamo per scontato (e che scontato non è, mai!): una telefonata, un incontro, uno sconto, un lavoro andato liscio, una ricetta venuta bene, un abbraccio, un complimento, un aiuto, sono tutti momenti che ci fanno stare bene e che abbiamo attratto noi.
Prima di andare a dormire possiamo fare una piccola lista di quello che secondo noi è andato bene nella giornata, gioirne e provare gratitudine! Questo atteggiamento positivo ci aiuterà a mantenere alta l’energia e a fare sempre meglio.
Pensiamo a focalizzarci su quanto di bello ci accade e a non dare energia a quello che non vogliamo!
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In questa poesia, scritta nel 1918
nel Bosco di Courton,Ungaretti vuole
parlare della precarietà della vita da soldato, ma con primo verso “Si sta”
vuole farci arrivare un messaggio molto più forte, vuole dirci che non è una
condizione solo dei soldati e della guerra, ma che in generale è la vita umana
ad essere fragile
e sempre in bilico.
Questa poesia fa parte della
raccolta L’Allegria. Ungaretti spiega come il sentimento d'allegria, in questo
caso, scaturisca nell'attimo in cui l'uomo realizza di essere scampato alla
morte. L'esperienza diretta che il poeta fa della guerra durante il primo
conflitto mondiale, la quotidiana tensione verso la vita nell'atto pratico
della sopravvivenza, porta al culmine tale sentimento.
Ma è proprio così? La nostra vita
è veramente precaria come le foglie di Ungaretti? Davvero non abbiamo il minimo
controllo di quello che ci succede?
A volte ho la sensazione che
tutti noi pensiamo che la nostra vita sia esattamente così.
Ci alziamo del letto al mattino e
pensiamo che ci potrebbe accadere qualsiasi cosa: potremmo perdere il lavoro o
essere investiti da un’auto. Pensandola così come potremo mai costruire
qualcosa nella nostra vita, se questo qualcosa ci potrebbe essere portato via
in qualsiasi momento? E se noi non fossimo le foglie,
ma l’albero, che rinasce tutti gli anni in primavera, che ha la capacità di
adattarsi, di sopravvivere, di germogliare anche in condizioni avverse, perché
punta dritto al suo obiettivo che è essere un albero e questo non lo mette mai
in dubbio?
Quante volte abbiamo visto alberi
crescere sul bordo di un dirupo o dentro all’acqua, avere un nuovo rametto che
nasce dal tronco tagliato, sopravvivere ad un incendio.
Pensiamo davvero di essere meno
di un albero? Meno forti, meno tenaci, meno capaci? Come gli alberi anche noi
possiamo rinascere, vivere con maggiore consapevolezza e realizzare la vita che
vogliamo.
E pensiamo davvero che le persone
di successo si siano solo trovate al posto giusto nel momento giusto? Questo era
un po’ quello che dicevano i nostri genitori, ci parlavano di destino. La
maggior parte di loro era molto arrendevole e l’unico loro modo per proteggerci
era farci studiare per avere un lavoro sicuro e pagato il meglio possibile,
certezza che in questo periodo si è dissolta come neve al sole, e che neanche
all’epoca era la soluzione ottimale.
Agendo in questo modo ci hanno
più o meno garantito una sopravvivenza materiale, ma cosa dire dei nostri sogni
e delle nostre vere attitudini che non sono mai state prese in considerazione?
Ma allora cosa ci avrebbero
dovuto dire? Cosa possiamo noi dire a
noi stessi, ai nostri figli, alle persone che conosciamo? La pandemia da coronavirus che
stiamo vivendo o abbiamo vissuto ci ha catapultati ancora di più verso l’incertezza
e per molte persone è sempre più forte la sensazione di essere come le foglie
di Ungaretti.
Quello che possiamo iniziare a
fare è essere grati di quello che abbiamo: può sembrare strano, ma anche quando
tutto sembra andare per il verso sbagliato, la gratitudine può darci conforto e
la forza per iniziare a pensare ai nostri obiettivi e a cosa veramente vogliamo
nella nostra vita. Se siamo grati per quello che
abbiamo, otterremo altre cose per cui essere grati e la nostra vita si
trasformerà.
Cambieremo interiormente e avremo la forza di fissare degli obiettivi, piccoli o grandi, ma autenticamente nostri, che rispecchiano chi siamo e cosa vogliamo.
Vi lascio a questo meraviglioso
video di Joe Vitale che descrive il momento in cui si è reso conto di cosa è
veramente la gratitudine e di come ha cambiato la sua vita.
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Proprio questa mattina ho incontrato una persona che ha
letto il mio libro durante la pausa natalizia.
“Sembra sempre tutto semplice” mi ha detto e da qui vi propongo alcune riflessioni.
I concetto espressi nel mio libro sono semplici? Diciamo che sono esposti in maniera molto semplice, per
aiutare TUTTE le persone e prendere confidenza con la Legge d’Attrazione,
soprattutto chi ci si avvicina per la prima volta. Una buona parte del libro
serve a farvi aprire gli occhi, a farvi toccare con mano come funziona la legge
d’attrazione, partendo dalla vostra esperienza personale.
Una volta compreso che anche non conoscendola ha da sempre
prodotto risultati nella vostra vita, sarete pronti ad imparare a
padroneggiarla.
Comprendere a fondo tali concetti e metterli in pratica è un
altro discorso: può bastare un libro, un seminario, o una chiacchierata con una
persona illuminata, oppure posso essere necessari anni, se non tutta la vita.
Dipende da voi, dalla vostra parte conscia e da quella inconscia, che spesso
non è allineata con la vostra volontà. Quello che è certo è che se volete cambiare la vostra vita,
dovete iniziare da qualche parte, e un buon punto di partenza può essere questo
libro, ma ovviamente ce ne sono molti altri.
La crescita personale è un viaggio che vi porterà ad esplorare chi siete,
cosa volete e dove volete andare. Svilupperà la vostra fede e vi farà capire
che siete voi il centro del vostro mondo e che tutto quello che vi accade dipende
da voi, per cui una volta che iniziate a cambiare, cambierà anche la vostra
vita, un passo alla volta. Non è forse un concetto fantastico e molto tranquillizzante?
Pensate se la vostra vita dovesse dipendere dagli altri o dal destino: allora
sì che ci sarebbe da avere paura, perché non ne avreste il minimo controllo, sareste perennemente in balìa degli aventi.
Si tratterà di sperimentare vari metodi, funzionano tutti: quello che vi piace di più, quello che vi farà lavorare sodo, quello che vi mette a vostro agio o a disagio.
Tempo fa ascoltai un'intervista… sinceramente non ricordo
né il tema, né il nome della persona intervistata. Questa ragazza diceva che ad
un certo punto della sua vita aveva deciso di iniziare a vestirsi di rosso ma
non voleva buttare via tutto il suo abbigliamento e così decise che da quel
momento avrebbe acquistato solo più capi rossi e dopo qualche tempo ebbe solo
vestiti rossi nell’armadio.
La crescita personale è così: non si tratta da un giorno all’altro
di modificare radicalmente tutto, ma di procedere per gradi, con una velocità
che dipende da voi.
Vi lascio ad una frase di Bob Proctor, leggetela, leggetela,
leggetela, finché non ne avrete capito il vero significato.
Ricordatevi che non vivrete in eterno
e che si tratta della
vostra vita,
non di un giro di prova. [Bob Proctor]
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